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Mediageo Società Cooperativa
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Overview
Una cosa è applicare il concetto di smart city (e le politiche per il suo perseguimento) alle città di nuova fondazione o totalmente modificate – Dubai o Laguna, Singapore o Shanghai – altra cosa per città dense di storia – Roma, Pisa o Amsterdam – volendo e dovendo mantenere la continuità dei caratteri, non solo architettonici o urbanistici, che le hanno fatte uniche. Come succede per il BIM (Building Infomation Modeling), quando viene applicato agli edifici storici diventa HBIM, Heritage-BIM, con molta più complessità di applicazione e di tecnologie da utilizzare. Progettare una nuova smart city è (quasi) facile; applicare le strategie smart alle città storiche risulta ben più complesso: ci sono già una community ed una governance sedimentate, ci sono tutte quelle cose e storie che trasformano un aggregato di architetture in un contesto (organismo?) urbano e che lo hanno fatto sopravvivere nei secoli. Le applicazioni smart a questi contesti urbani sono spesso settoriali: reti wifi, mobilità, alcune funzioni amministrative. Già passi importanti, a patto che i cittadini (e gli altri utenti) imparino ad utilizzarle. Serve forse anche una educazione alla città smart? Ma servirebbe anche una formazione del personale addetto a far funzionare una città smart, dato che non tutto può essere del tutto automatizzato.L’attenzione di questa rivista sarà dunque rivolta principalmente alle (nostre) città storiche e a quanto in esse viene spe- rimentato e realizzato o anche solo proposto. Anche perchè, almeno in Italia, sarebbe auspicabile una politica di consumo zero di suolo basata sul riuso. Anche per progettare politiche smart che permettano di ridare a Venezia o a Trastevere quel brand pittoresco che ne ha determinato la fama, ormai cancellato da un sedicente turismo di rapina che le ha trasformate in immensi ed affollati parchi giochi.
L’etichetta “smart” sembra anche un modo per qualificare la città nella competizione mondiale ed aumentarne l’attrat- tività. Un po’ come essere sito UNESCO. Anche per la città smart, questione non secondaria è mantenere la qualifica: ma mentre i caratteri di un sito UNESCO sono in buona parte stabili, per le smart cities proprio la veloce variazione delle technologies, alle quali la qualifica è indissolubilmente legata, può rivelarsi un problema nella soluzione. (Aldo Riggio, Mediageo)
Il prototipo
L’idea della rivista SmartForCity è nata dalla volontà della Società Cooperativa Mediageo, operativa dal 2011 nella diffusione e comunicazione delle tecnologie per il territorio, l’ambiente e i beni culturali. Il progetto ha visto l'avvio in un momento abbastanza particolare (2019) al quale è seguita l’inerzia dell’editoria globale dovuta al Covid.
La proposta attualmente si trova in uno stato di nuova promozione, in attesa di definire una nuova partenza, con eventuali nuovi attori, sostenitori e temi specifici di interesse.
Recentemente, a seguito della adesione della Mediageo alla Consulta Roma Smart City Lab, è stata dato nuovo impulso alla ripresa della pubblicazione come strumento di diffusione delle particolari attività “smart city” in ambiente storico limitato non solo a Roma ma anche alle altre città che vorranno partecipare.
In questo contesto si inquadra la descrizione che segue di azioni proposte nell’ambito di alcune riunioni con i referenti interessati. Vengono di seguito riportati i punti principali finora discussi integrati e armonizzati dalla attuale Redazione.

Immagine di Eleonora Pantò - Riadattata
I contributi necessari
Ricerchiamo autori, redattori, e produttori di tecnologie che vogliano partecipare nei seguenti settori:
Governance – Verso un’amministrazione intelligente e collaborativa
Analisi delle politiche urbane innovative
Nuove forme di amministrazione pubblica data-driven
Modelli di partecipazione attiva dei cittadini nei processi decisionali
Il ruolo degli enti locali nella transizione digitale e green
Normative, strumenti di pianificazione e project governance
Casi studio di smart governance in Italia e in Europa
Technology – Tecnologie abilitanti per la città del futuro
Infrastrutture digitali urbane: sensori, 5G, IoT
Intelligenza Artificiale applicata alla gestione urbana
Sistemi informativi territoriali (GIS, Digital Twin)
Mobilità smart: MaaS, veicoli autonomi, micromobilità
Smart Building, efficienza energetica e monitoraggio ambientale
Cybersecurity e gestione etica dei dati urbani
Community – Le persone al centro dell’innovazione urbana
Inclusione sociale e diritto alla città
Co-progettazione urbana e rigenerazione dal basso
Nuove forme di abitare, lavorare, vivere (cohousing, spazi ibridi)
Cittadinanza digitale e competenze future
Cultura, benessere e qualità della vita urbana
Reti territoriali e alleanze civiche per città più resilienti
